Fantasmi a Isernia

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ArianneRose87
icon5  view post Posted on 26/1/2010, 23:40




Palazzo Jadopi, lo storico edificio di piazza Celestino V, è infestato dai fantasmi. Lo ha scoperto, a sue spese, un operaio campano che ha preso parte ai lavori di restauro dell’antica palazzina.
Secondo quanto raccontato dallo stesso operaio, il manovale si trovava nelle stanze del piano sotterraneo e stava effettuando alcuni lavori quando all’improvviso, apparso come dal nulla, gli sarebbe comparso davanti un uomo.
La prima reazione del campano, dopo l’inatteso incontro, è stata quella di intimare all’estraneo di allontanarsi. “Che ci fa qui? Lo sa che non si può stare nei cantieri senza autorizzazione? Non può rimanere, è pericoloso, deve andare via”. A queste parole pronunciate dal carpentiere, l’intruso avrebbe così risposto: “Io non posso andarmene perché sono morto qui. Sono un garibaldino”.
La prima reazione dell’operaio è stata quella di pensare ad uno scherzo. Ma poi ha guardato meglio l’estraneo ed ha notato che effettivamente indossava una casacca rossa, un berretto e dei pantaloni scuri. insomma, la tipica divisa delle truppe di Garibaldi. In preda al panico ha accusato un malore ed è svenuto. Quando si è riavuto ha cominciato a gridare ed è stato soccorso dai colleghi, che si trovavano al piano superiore. Il manovale è stato accompagnato in ospedale, dove è stato sedato.
Subito la notizia dell’accaduto si è diffusa nei vicoli di Isernia vecchia, destando curiosità e stupore. In alcuni casi anche paura. Qualcuno ha infatti trovato strana la circostanza che un operaio di fuori città avesse dato al presunto fantasma proprio l’identità di un soldato garibaldino. Infatti non tutti sanno, neppure ad Isernia, che nella seconda metà dell’Ottocento palazzo Jadopi ospitò realmente un drappello di fedelissimi di Garibaldi.
Secondo le fonti storiche il 15 settembre del 1860 Stefano Jadopi, deputato del primo Parlamento napoletano liberale, si dimise dalla carica per aderire al Comitato che avrebbe accolto Re Vittorio Emanuele. Per ritorsione venne organizzato un agguato nei suoi confronti. Ma gli artefici dell’imboscata sbagliarono bersaglio e invece di Stefano Jadopi aggredirono il figlio Francesco, che perso un occhio a colpi di roncola.
L’episodio ebbe grande risonanza in tutto lo Stivale e suscitò tale sdegno che pochi giorni dopo fu inviato ad Isernia un drappello di garibaldini.
Le Giubbe Rosse furono però sbaragliate dalle colonne di soldati Borboinici. I superstiti si rifugiarono a palazzo Jadopi, che venne incendiato dalle truppe borboniche. Le teste di sette garibaldini che avevano trovato rifugio a Palazzo Jadopi furono appese al balcone centrale dell’edificio come monito per tutti.
fonte: www.casinomolise.it

:lol: Accidenti... le cose sono tre: L'operaio è pazzo o qualcuno si è vestito da Garibaldino e gli ha fatto uno scherzo o c'è veramente un fantasma!!! :blink:
 
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modiì'
view post Posted on 27/1/2010, 11:07




azzzzzzzzzzzzzzzzzzzz :wacko: :wacko: :wacko: :o: :o: :o: :lol: :lol: :lol:
 
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Aesernino
view post Posted on 13/2/2012, 17:09




Isernia nel 1860 fu sede di un sanguinossissimo evento.
i contadini che erano pro-borboni si rifiutarono di unirsi all'Italia che aveva in mente Vittorio Emanuele II e combattero per la libertà della cittadina. i garibaldini che non riuscirono a fuggire dalla città (sette in tutto) si chiusero all'interno di palazzo jadopi. la folla inferocità riuscì ad entrare e nella cantina del palazzo (dove negli ultimi secoli sono stati avvistati i fantasmi garibaldini) vennero trucidati. vennero letteralmente fatti a pezzi e le loro teste tagliate e appese al balcone del palazzo. in un altro palazzo invece i contadini massacrarono un altra famiglia liberale e il figlio di stefano jadopi (francesco jadopi) che era stato ospitato insieme alla madre venne ferito gravemente al volto (perdendo un occhio) con un colpo di SCURE e poi buttato in una cella del carcere. morì qualche giorno dopo in seguito alla mancanza di cure. altre pesantissime morti colpirono la cittadina. gente che venne torturata e percossa a morte. la folla si stava vendicando della crudeltà che i garibaldini avevano mostrato nei primi giorni della loro presenza in città.
successivamente venne inviata una colonna garibaldina verso Isernia per ristabilire l'ordine e riconquistarla.
la colonna non arrivò mai in città. venne intercettata a pochi km dall'entrata principale di Isernia e massacrata dai contadini ribelli. le teste appese alle mura cittadine furono il chiaro segnale che Isernia era fedele ai borboni e mai si sarebbe inginocchiata senza lottare.
 
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2 replies since 26/1/2010, 23:40   409 views
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